Smettere di giudicare (si): la diagnosi prima della cura

 

Comunicazione violenta – Giudicare (si) è una pratica abituale!

 

 

Comunicazione violenta: quanto tempo dedichi a giudicare te stesso e/o gli altri? Scoprilo con un semplice test! Diventa il miglior amico di te stesso!

E’ impressionante il tempo che consacriamo a giudicare gli altri o noi stessi. A volte è un vero e proprio lavoro.

Passeggiamo per le strada e “Oh mamma mia, ma guarda quello come è vestito! Ma comprarsi uno specchio, no?” oppure “Ma come si fa a comprarsi un vestito di quel colore” …

I giudizi sugli altri sono tanti, ma anche quelli che rivolgiamo a noi stessi non sono pochi. Basta che passiamo davanti ad una vetrina e “Dio che brutto aspetto ho oggi. Guarda che occhiaie, sembro un panda!” “Questo cappotto mi sta malissimo”…
Al lavoro, a casa, dovunque si ha l’impressione che ci sia una piccola voce sempre pronta a giudicare gli altri, senza dimenticarsi di noi stessi ovviamente.

Anzi per dirla onestamente, è con noi stessi che questa voce è più severa e impietosa. Non ci accontentiamo di giudicarci costantemente, ma emettiamo velocemente sentenze: ci sentiamo in colpa, ci odiamo, ci rimproveriamo, ritorniamo a girare il coltello più volte negli errori del passato. Siamo i nostri più cattivi nemici!

La cosa più sorprendente è che facciamo tutto ciò in maniera normale, senza rendercene conto ormai giudicare (si) è una pratica abituale.
In aggiunta, dato che senza sosta giudichiamo gli altri e noi stessi, per effetto specchio passiamo del tempo a temere il giudizio altrui:

  • cosa diranno gli altri?
  • cosa penseranno di me se facessi … ?

Quante volte ci torturiamo ponendoci queste questioni. Che incubo!

E per finire tutto questo giudicare senza sosta, questo bisogno incessante di essere perfetti e all’altezza dei nostri giudizi genera stress con ripercussioni sulla nostra qualità di vita e sul nostro stato di salute.

 

La diagnosi prima della cura

 

Hai consapevolezza di quanti giudizi emetti in una giornata su te stesso o sugli altri?

Prima di diventare “il migliore amico di te stesso” devi prendere coscienza dello stato del problema, stabilendo una rilevazione diagnostica che sia abbastanza precisa.

 

Scopri quanto la tua comunicazione è violenta con un semplice test?  

 

L’esercizio che ti propongo è di misurare in una giornata quante volte ricorri al giudizio e alla critica annotandoti su un foglio tutte le volte che:

  • giudichi gli altri: parenti, figli, amici, colleghi, politici, altri conosciuti e non …
  • giudichi te stesso: i tuoi pensieri, le tue emozioni, i tuoi sentimenti, il tuo fisico, i tuoi difetti, i tuoi comportamenti…

Rileggendo quanto annotato il giorno successivo concediti tempo per riflettere ponendoti le seguenti domande:

  • come mi sento quando giudico gli altri e me stesso?
  • i giudizi emessi favoriscono il contatto relazionale, l’apertura, la condivisione, la comprensione?
  • o forse i giudizi emessi mi mettono sulla difensiva, mi induriscono, mi allontanano e mi isolano dagli altri?

Allora quale diagnosi sei riuscito a fare dopo una giornata? Sono sicura che sarai alquanto sorpreso.

La buona notizia è che se sei veramente disposto a cambiare, si può guarire completamente dal giudicare (si)

Può sembrare difficile da credere in un primo momento, ma è possibile.
Immagina per un istante come sarebbe la tua vita se il giudizio sparisse progressivamente o al 95%. Come ti sentiresti? Come cambierà la relazione in famiglia, al lavoro, con gli amici, ma soprattutto con te stesso?

 

Continua a seguire il mio blog e scoprirai nuovi e pratici esercizi che ti aiuteranno a smettere progressivamente di giudicare (ti)

 

Seguimi anche su Facebook e su Instagram! Ti aspetto ?

UnaPsicologaPerCaso